IL VILLAGGIO DEI PICCOLI GENI
Abbiamo già parlato di istruzione in due precedenti post, A scuola nelle Petralie parte 1 e parte 2, ma una trattazione a parte merita l'innovativo e coraggioso esperimento compiuto per un decennio, a partire dal 1967, da padre Calogero La Placa, con la creazione a Petralia Soprana, in contrada Cerasella, di una scuola autogestita sperimentale per bambini di intelligenza superiore : il Centro Maurizio Carollo per i giovani superdotati.
Padre La Placa (Petralia Soprana 18 giugno 1924 - 23.1.21) fu arciprete-parroco del suo paese natio per diversi anni, oltre a svolgere attività di insegnamento; fu insignito, nel 2006, del titolo onorifico di monsignore da Papa Benedetto XVI.
In giovane età fu uno dei primi italiani a far parte del club Mensa, con sede in Inghilterra, un'associazione internazionale riservata alle persone con il più elevato quoziente intellettivo del mondo (ne fu socio Isaac Asimov).
Utopista e carismatico, generoso ed entusiasta (e poeta a tempo perso), don Calogero ebbe l'idea di una scuola che aiutasse i ragazzi "superdotati" ad affrontare le difficoltà che forse aveva incontrato egli stesso in gioventù.
L'intelligenza al servizio dell'umanità
Le sue concezioni personali sono esposte nel testo Uomo nuovo, nuova era, rimasto inedito, che riassume i principi ispiratori della sua opera. Secondo lui, l'uomo di intelligenza superiore era per ciò stesso portatore di una grande responsabilità nei confronti dell'umanità intera.
Perciò era fondamentale ricercare i bambini intellettualmente più brillanti che vivessero in condizioni disagiate: aiutarli con una formazione specifica a sfruttare appieno le proprie potenzialità, nell'interesse della collettività.
Nella sua visione, ispirata al lavoro di Don Milani, gli allievi, rigorosamente selezionati con test intellettivi e psicologici, non dovevano essere indottrinati, bensì aiutati a sviluppare i propri talenti naturali in qualunque campo. Per un giovane, trovare la propria reale missione di vita doveva essere più importante che conquistare una posizione di prestigio o di potere. Fondamentale era pure che i ragazzi mantenessero uno stretto rapporto con la natura e con il paese natio.
Precursore della didattica personalizzata, per non imbrigliare l'alunno, gli lasciava ampia facoltà di autogestione.
Al centro non esistevano né voti né interrogazioni; in luogo delle lezioni sui libri di testo, i ragazzi studiavano attingendo dai libri presenti in biblioteca e sceglievano anche quali lezioni seguire. Come diceva don Calogero, "tutto doveva essere libero ma razionalmente libero".
Gli allievi imparavano diverse lingue straniere con insegnanti di madrelingua, disponevano di un laboratorio di chimica; facevano sport, pittura, teatro e musica con una piccola orchestra che suonava durante i matrimoni. Svolgevano anche una vera e propria attività lavorativa nelle attività avviate per rendere la scuola economicamente autosufficiente, nella fattoria con cavalli e mucche, e in ultimo, anche nel ristorante annesso alla scuola.
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Il complessino della scuola |
Sia i ragazzi che parte degli insegnanti vivevano nel villaggio, che era costituito originariamente solo dal complesso centrale della scuola, con refettorio e dormitorio. Più tardi vennero anche costruiti dei piccoli bungalow, in cui vivevano gli insegnanti e gli studenti, a piccoli gruppi.
Vennero chiamati ad insegnare a Cerasella insegnanti stranieri e il Centro fu visitato da membri delle associazioni internazionali finanziatrici, offrendo anche così a Petralia Soprana una visibilità a livello internazionale.
L'esperimento di don Calogero attrasse infatti l'attenzione di famosi studiosi negli Stati Uniti: l'antropologa Margaret Mead (1901-1978) venne a visitare il villaggio, incaricando la sua allieva della Columbia University, Josephine Danna (1924-2012), che aveva antenati sopranesi, di una ricerca sul posto.
La prof. Danna, dopo un soggiorno prolungato, e divenuta a sua volta docente universitario, scrisse nel 2011, col sostegno del National Institute for General Medical Sciences, un libro di 260 pagine: The Sicilian Project: When Ancient Ways Collide With the Modern World, (Il progetto siciliano: quando i modi antichi si scontrano con il mondo moderno).
L'indagine aveva avuto lo scopo di analizzare nel contesto di Petralia Soprana il vero e proprio scontro avvenuto negli anni '60 fra l'incalzare della modernità e tradizioni immutate da secoli.
Il contrasto di questo nucleo arcaico con il nuovo appariva ancora più plateale con la nascita a Petralia di un progetto all'avanguardia come il Centro di Cerasella.
La struttura viene studiata dalla Danna in modo approfondito e questa ricerca è stata tradotta in italiano e pubblicata a Padova con il titolo Il Villaggio del superdotato.
Il Villaggio ed il metodo innovativo di padre La Placa hanno ispirato, oltre che numerosi articoli di stampa nei più quotati periodici italiani, saggi in riviste di psicologia anche straniere e in altri libri in varie lingue.
Inoltre ex alunni della scuola, come Alfredo Di Gangi, hanno evocato la formidabile opportunità di crescita loro offerta.
La scuola chiuse purtroppo nel 1977 per gravi difficoltà economiche, nonostante le passate donazioni del Mensa e di madoniti emigrati negli USA, in Inghilterra e in Svizzera.
Ma lasciò negli oltre 50 ragazzi che ne erano usciti un'impronta indelebile. Tutti si erano affermati nel loro campo. Sparsi non solo ogni parte d'Italia, ma in tutto il mondo, dagli Stati Uniti alla Francia, alla Germania e alla Svizzera, hanno continuato negli anni ad incontrarsi regolarmente e a testimoniare della incredibile opportunità e dell'esperienza esclusiva vissuta.
Nel 2024 Gaetano Di Lorenzo ha girato un film sulla pionieristica impresa di Padre La Placa: La scuola dei geni.
Cenni bibliografici
Calogero La Placa, Uomo nuovo, era nuova, Biblioteca Frate Umile Pintorno
Calogero La Placa, Il villaggio del superdotato, appunti su un'esperienza, criteri ispiratori, realizzazione, prospettive, Biblioteca Frate Umile Pintorno
- The Gifted and the talented, their education and development, Chicago : NSSE : Distributed by the University of Chicago Press, 1979
- Sergio Saviane, Italia Desnuda. trent'anni di vita italiana 1967-1997, 1997
- Josephine Danna, The Sicilian Project: When Ancient Ways Collide With the Modern World, 2011, opera edita a Padova in italiano in versione ridotta, con il titolo Il Villaggio del superdotato, con la consulenza di Rino La Placa.
- Federica Mormando, I bambini ad altissimo potenziale intellettivo guida per insegnanti e genitori, Erickson 2011
- In merito al talento. La valorizzazione dell'eccellenza personale tra ricerca e didattica, edito per l'Ufficio studi della fondazione RUI nel 2013 da Franco Angeli
- Giulio Giallombardo, I piccoli geni di Cerasella "la fantasia fra i banchi" , articolo su La Repubblica del 24.4.2013
- Stefano Cangemi, Intelligenze per l'Umanità, servizio televisivo su Rai3, 2018
- L'utopia di Don Calogero La Placa, servizio televisivo di Antonio Sansonetti su RaiNews, 2021
- Alfredo Di Gangi, La mia vita da superdotato, 2022
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