Ricordo di Padre GUIDO MACALUSO
Dieci anni fa scompariva Padre Guido Macaluso, sacerdote gesuita, studioso e storico dell'arte, cui si deve la ricostruzione su basi documentali e scientifiche della storia di Petralia Soprana e l'analisi critica delle sue ricchezze architettoniche ed artistiche, ma soprattutto il risveglio di una coscienza storica di ricerca nei suoi concittadini.
Nacque a Petralia Soprana il 20 novembre 1923, sua madre era la bravissima maestra Buffa.
Mario Sabatino ricorda che da ragazzo aveva un carattere chiuso, pochi amici, era un solitario. Però conversare con lui era come consultare un'enciclopedia.
Dopo il diploma, nel dopoguerra, andò in seminario, facendo ingresso nella compagnia di Gesù il 26.1.1947, e divenne sacerdote dieci anni dopo, il 14 luglio 1957. Gli ultimi voti vennero pronunciati il 2 febbraio 1960 a Firenze.
Dotato di grande senso artistico, si dedica egli stesso alla pittura e proprio a Firenze avvia, presso l'Accademia delle Belle Arti, studi che prosegue poi a Milano e a Palermo. In convento si indirizza al restauro ed allo studio della scultura lignea.
Le sue prime pubblicazioni riguardano le opere d'arte fra le quali vive, a Casa Professa.
Dotato di grande senso artistico, si dedica egli stesso alla pittura e proprio a Firenze avvia, presso l'Accademia delle Belle Arti, studi che prosegue poi a Milano e a Palermo. In convento si indirizza al restauro ed allo studio della scultura lignea.
Le sue prime pubblicazioni riguardano le opere d'arte fra le quali vive, a Casa Professa.
In seguito si sposta a Messina, e pubblica svariati saggi sull'Archivio Storico Siciliano.
Dirige anche, per alcuni anni e con grande competenza, la rivista bimestrale dei gesuiti siciliani Ai Nostri Amici.
Dirige anche, per alcuni anni e con grande competenza, la rivista bimestrale dei gesuiti siciliani Ai Nostri Amici.
Padre Macaluso possedeva una cultura straordinaria in materia di storia dell'arte siciliana, arricchita dallo studio approfondito dei fondi documentari della diocesi di Cefalù e delle sue chiese. Santo La Placa lo ricorda sempre immerso negli archivi, nelle biblioteche, alla continua scoperta di carteggi, che sapeva riconoscere con occhio addestrato. "La sua era una mente protesa alla scientificità. Egli soleva ripetermi che la storia si fa coi documenti e non mediante immaginazioni allettanti, frutto di elucubrazioni patetiche".
Casa Professa - Chiesa del Gesù - Palermo Stucchi del Serpotta |
La biografia di Frate Umile
Proprio grazie a questa severa ricerca, Padre Macaluso è stato il primo, nel 1968, a dare a Giovanni Francesco Pintorno una biografia, ricostruendo la sua vita su basi documentarie. Dallo studio non solo degli archivi parrocchiali, ma anche dei “riveli” degli abitanti di Petralia Soprana del periodo (cioè delle dichiarazioni dei redditi), egli ha potuto trarre notizie sulla famiglia dello scultore, sulle sue condizioni sociali ed economiche e addirittura sulla localizzazione della sua abitazione.
In particolare, in disaccordo con la teoria tradizionale che vede lo scultore compiere il suo noviziato a Nicosia, egli lo ritiene invece avvenuto presso il convento dei Padri Minori Riformati di Petralia Soprana, eretto proprio negli anni della giovinezza dell'artista. In questa sede, egli avrebbe recepito importanti influenze sia religiose che artistiche.
Su Frate Umile, P. Macaluso tornò a scrivere nel 1982 ed in ultimo, tenne una conferenza a Petralia Soprana, di cui il Comune pubblicò gli atti, sulla base dei suoi appunti scritti a mano.
In particolare, in disaccordo con la teoria tradizionale che vede lo scultore compiere il suo noviziato a Nicosia, egli lo ritiene invece avvenuto presso il convento dei Padri Minori Riformati di Petralia Soprana, eretto proprio negli anni della giovinezza dell'artista. In questa sede, egli avrebbe recepito importanti influenze sia religiose che artistiche.
Su Frate Umile, P. Macaluso tornò a scrivere nel 1982 ed in ultimo, tenne una conferenza a Petralia Soprana, di cui il Comune pubblicò gli atti, sulla base dei suoi appunti scritti a mano.
Frate Umile da Petralia Biblioteca Comunale di Palermo |
Frate Innocenzo
Alla fine degli anni '60, allorquando la fama di Frate Umile e la sua aura di santità comportarono una certa tendenza ad attribuirgli in modo indiscriminato i crocefissi di rilievo artistico della sua epoca, Padre Macaluso, un anno dopo la sua biografia di Frate Umile, mise in rilievo, in un saggio del 1969, la figura all'epoca meno nota di Frate Innocenzo, sopravvissuto di qualche decennio al Pintorno, e probabilmente allievo di Frate Umile, di cui l'esistenza è tuttora avvolta in un certo mistero.
Frate Innocenzo da Petralia 1637 Basilica di Loreto |
Lo storico di Petralia
Innamorato della cittadina natia, era logico che si consacrasse a ricerche sulla sua storia.
E fu lui ad anticipare uno slogan che oggi leggiamo con piacere:"Petralia fu ed è la città dell'arte e della musica".
Grazie alle sue ricerche, è stato elaborato lo stemma araldico municipale di Petralia Soprana, composto dal castello e dal cardo, e ispirato sia a quello originario della Corte Giuratoria del '600, ritrovato in documenti di quell'epoca, che a quello della Collegiata di S. Pietro.
Stemma della Collegiata di S. Pietro XIX secolo |
Padre Macaluso si rammaricava delle sistematiche ruberie e distruzioni del patrimonio artistico di Petralia Soprana, avvenute nella generale indifferenza.
Perciò si è dedicato infaticabilmente alla riscoperta di un'eredità storica, artistica e sociale quasi dimenticata, sulla base di una capillare ricerca archivistica e senza disdegnare le tracce meno evidenti e talvolta enigmatiche, lapidi, vecchi gradini, elementi architettonici riutilizzati. Il tutto con l'aiuto di Rosario Ferrara, Direttore della Biblioteca Comunale di Petralia, che collaborò alle sue ricerche ivi e che gli fu molto vicino negli ultimi anni.
E' così riuscito a rivisitare la storia di Petralia Soprana, mettendone alla luce aspetti ormai sepolti ed eliminandone invece le superfetazioni o le false credenze elaborate nel secolo XIX e XX.
Come ricorda Santo La Placa, proprio i dati archivistici, in particolare le note di spese sostenute a partire dal 1779 ed annotate fedelmente nella "giuliana" (registro dei conti) della chiesa del SS. Salvatore, gli hanno permesso di contestare, ad esempio, ciò che comunemente veniva affermato sulle origini della chiesa stessa, presentata, per la sua suggestiva mole, come ex moschea.
E' invece risultato chiaro dalla documentazione che il vecchio edificio non avesse la forma attuale, e che la scelta della pianta ovale con deambulatorio, lungi dall'essere necessitata da una preesistente analoga costruzione, fosse semplicemente frutto di una scelta stilistica tardo-barocca, fra l'altro già adottata da architetti siciliani in altre cittadine come Mazara (chiesa di S. Ignazio) e Capaci (chiesa madre).
Chiesa del SS. Salvatore - Rilievo di F. Cascio |
Sul presupposto che nel Medio Evo, Petralia Soprana, capitale militare di Ruggero il Normanno, fosse interamente murata, fu Padre Macaluso a ricostruire il percorso delle antiche fortificazioni, riconoscibile in pochi tratti, per esempio nel prospetto posteriore del torrione di Palazzo Longi-Sgadari, oppure nel punto del varco del "dirupo del Gatto". Così come fu lui ad evidenziare la ubicazione delle antiche porte di accesso alla cittadella.
Prospetto posteriore di Palazzo Longi-Sgadari |
Egli rilevò che la statua della Madonna al centro della cona gaginiana della Chiesa di Loreto, avesse sostituito un'altra statua precedente, e provenisse probabilmente da altra composizione di diverso autore, e più antica.
Padre Macaluso fornì anche una prima valutazione della statua di Santa Barbara, oggi conservata nella sacrestia della chiesa del SS. Salvatore a Petralia Soprana, ritrovata a metà degli anni '80, murata in un’intercapedine della chiesa di San Teodoro. Egli l'aveva attribuita allo scultore Giovan Pietro Ragona, attribuzione poi contestata all'epoca attuale da studiosi di contrario avviso.
Statua lignea di S. Barbara all'epoca del suo ritrovamento e adesso |
Petralia Soprana - Guida alla storia e all'arte
In questo volume, completato nel 1980, ma dato alle stampe nel 1986, Padre Macaluso ha elaborato un compendio esaustivo di notizie storiche, artistiche e turistiche sulla sua amata Petralia Soprana, fornendo mille curiosità di erudito, atte ad arricchire il percorso del visitatore, fra le viuzze del centro.
Contiene anche alcune riflessioni sul futuro turistico di quello che da poco è stato eletto "Borgo più bello d'Italia 2018".
Ad oggi, si tratta del testo più completo esistente, un libro ormai introvabile, di cui si auspica quanto prima una ristampa.
Ad oggi, si tratta del testo più completo esistente, un libro ormai introvabile, di cui si auspica quanto prima una ristampa.
U Verbu
Nel 1990 Padre Macaluso, ricercando e trascrivendo pazientemente quanto rammentato dalle persone anziane di Petralia Soprana, ha salvaguardato il testo del dramma sacro "U Verbu”, una rappresentazione con canti di origine medievale, che ripercorreva i vari momenti della Passione, alla quale partecipava tutta la popolazione, e che sino agli anni '50, si svolgeva al chianu’a chiesa, sotto al Porticato della Madrice, in occasione della Settimana Santa.
Telo quaresimale della Chiesa Madre di Petralia Soprana |
Il 24.4.2011 U verbu è stato rappresentato nuovamente, stavolta ai piedi del telo quaresimale della Chiesa Madre, "a Tila". Padre Macaluso aveva in mente di trarre dall'opera un musical, un progetto che all'epoca odierna, nell'ottica di una nuova fruizione delle preziose tradizioni orali siciliane, presenta notevole interesse.
Rappresentazione de "U Verbu" nel 2011 Foto di Giuseppe Federico |
L'artista
Padre Macaluso si è dedicato egli stesso alla pittura ed alcuni suoi dipinti ad olio possono ammirarsi presso la Biblioteca Comunale Frate Umile Pintorno.
Olio del 1967 |
Nei ricordi di Giulia Cerami, riviviamo la brillante conversazione dello zio. Le nipoti lo ascoltavano incantate per ore, mentre giostrava fra fatti storici, arte e architettura, finché la maggiore delle sorelle non gli imponeva una pausa, in cui si faceva offrire dal fratello sacerdote una "santa sigaretta"!
Padre Guido Macaluso è deceduto il 1 dicembre 2009 a Palermo e ci lascia una doppia eredità.
Da una parte, un prezioso archivio di libri, documenti, dipinti e fotografie, che grazie all'aiuto di Rosario Ferrara e di Giulia Cerami, sono giunti alla Biblioteca Comunale Frate Umile Pintorno di Petralia Soprana.
Dall'altra, il lascito più importante, il suo messaggio : nel suo testo su Petralia, egli esorta i giovani a risalire alle proprie radici, a recuperare i preziosi reperti del tempo che fu, le tracce di un glorioso passato fatto non solo di torri e palazzi nobiliari, ma anche di lavoro agricolo ed artigiano.
Padre Macaluso si auspicava la creazione di un museo vivo ove raccogliere tutte quelle cose che formavano il vanto di una civiltà agricola e artigianale, e sarebbe oggi felice dell'inaugurazione del Museo Civico della sua amata Petralia Soprana, nei locali dell'ex carcere mandamentale.
Pubblicazioni di Guido Macaluso
Le sculture lignee di Casa Professa
Palermo, 1967
La chiesa del Gesù a Casa Professa, in "Ai nostri amici", Rivista dei Gesuiti di Sicilia, n. 7, Palermo, s. n., 1973, pp. 163-173
La cappella del Sabato a Casa Professa, in “Ai nostri amici”, luglio-agosto 1983, pp. 66-71
Frate Umile Pintorno da Petralia Soprana scultore del sec. 17 (Contributo per una biografia critica) Società siciliana per la storia patria, 1968
Frate Innocenzo da Petralia Soprana emulo del Pintorno
Palermo, presso la Società siciliana per la Storia Patria, 1969
Palermo, presso la Società siciliana per la Storia Patria, 1969
Antonio Mogavero Fina : L'abazia di S. Anastasia, presso la Società siciliana per la storia patria, Palermo, 1970
I Serpotta di Casa Professa, Sicilia 66, P Palermo, S. P. Flaccovio, 1971 pp. 23-33
La chiesa del Gesù a Casa Professa, in "Ai nostri amici", Rivista dei Gesuiti di Sicilia, n. 7, Palermo, s. n., 1973, pp. 163-173
Frate Umile Pintorno da Petralia Soprana scultore del sec. XVII (Contributo per una biografica critica) in "Archivio Storico Siciliano", s. III, XVII, 1982
Orazio Ferraro (1560-1643). Artista e gesuita, in “Ai nostri amici”, genn.-febbr. 1983, pp. 6-9
Orazio Ferraro. “Sculptor egregius et pictor” a Casa Professa. Palermo, in “Ai nostri amici”, maggio-giugno 1983, pp. 45-50,
La cappella del Sabato a Casa Professa, in “Ai nostri amici”, luglio-agosto 1983, pp. 66-71
Petralia Soprana : guida alla storia e all'arte, Petralia Soprana : a cura del Comune, 1986
U verbu, Palermo : Folkstudio, 1990
Frate Umile Pintorno (1601-1639) scultore e mistico : celebrazioni pintorniane a Petralia Soprana 1990-1991 / due saggi
Frate Umile Pintorno (1601-1639) scultore e mistico, Palermo 1994
Frate Umile Pintorno (1601-1639) scultore e mistico, Palermo 1994
La Cappella delle SS. Vergini nel Gesù di Casa Professa, Palermo, Rettoria Casa Professa, in "Societas" rivista bimestrale dei Gesuiti dell'Italia Meridionale 1997 5-6 pp. 146-152
Il Crocefisso di Casa Professa, in "Societas" rivista bimestrale dei Gesuiti dell'Italia Meridionale 1998 1-2 pp. 26-30
L'Immacolata di Giacomo Serpotta torna a risplendere, in "Ai Nostri Amici" n. 4, 1997
Una tela di Pietro Novelli a Palermo, in "Societas", rivista bimestrale dei Gesuiti dell'Italia Meridionale, 1999 1-2 pp. 41-43
Storie e riflessioni critiche sulla cappella del Sabato (già Oratorio degli Artisti), in Palermo I-II, 1999, pag. 49-52
Ringraziamenti a Giulia Cerami, Santo La Placa e Mario Sabatino
Storie e riflessioni critiche sulla cappella del Sabato (già Oratorio degli Artisti), in Palermo I-II, 1999, pag. 49-52
Fiera del bestiame a Petralia Soprana Olio di Guido Macaluso Biblioteca Comunale Frate Umile Pintorno |
Ringraziamenti a Giulia Cerami, Santo La Placa e Mario Sabatino
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