COME NACQUE LA PINETINA

La pineta di Petralia Soprana 

C'è stato un tempo in cui il piano della Pinta era totalmente privo di edifici. Sormontato dalla sua grande croce in ferro, si animava solo d'estate con la fiera del bestiame di fine giugno, evento in cui si ricopriva di animali e di venditori, oppure nel periodo della trebbiatura, essendo un luogo ben esposto e ventilato, particolarmente idoneo alla pisatina.
Spiega Rosario Ferrara che la zona era soggetta a frane, e che ai primi degli anni '50, l'amministrazione comunale ritenne opportuno contrastare questo fenomeno, che si era già verificato nel secolo precedente in località prossime e nella zona sovrastante il quartiere Porticella. Si decise di impiantare un boschetto, in prevalenza di pini, in un'area attigua al complesso di Villa Sgadari, e appartenente in origine alla stessa famiglia nobiliare. 


Il piano della Pinta all'inizio degli anni '50
Foto di Francesco Lo Mauro, gentilmente concessa da Giancarlo Lo Mauro

Fu così che nel 1953 si diede il via alla piantumazione, che fu occasione di un'apposita cerimonia, detta "Festa degli alberi", in cui ai bambini delle scuole venne affidato l'incarico di piantare gli alberelli che avrebbero poi dato vita all'attuale pineta comunale.


La piantagione degli alberi
da parte degli alunni delle scuole
Foto di Francesco Lo Mauro 

La benedizione di Don Paolo Cerami
Foto di Francesco Lo Mauro

Negli anni successivi, man mano che gli alberi crescevano, nell'arco di un decennio, vennero realizzati dei lavori di terrazzamento e muretti di recinzione, sovrastati in un primo tempo, da una rete di filo spinato, e più recentemente, dalle barriere in legno che si possono tuttora vedere. Queste opere vennero tutte attuate dal Comune avvalendosi di finanziamenti regionali, a mezzo dei cosiddetti "cantieri-scuola", che diedero lavoro ad operai disoccupati.

La fontana poco dopo la sua installazione

Nel tempo, il boschetto venne arredato con varie opere: muretti, panchine, e in particolare una fontana sulla quale vennero installati gli elementi scultorei della vecchia fontana del quartiere Porticella, che risaliva verosimilmente al Settecento. Nell'ubicazione originaria di quest'ultima, in corso Umberto I, venne poi creata la fontana geometrica che vi è tuttora installata.


La grotta artificiale.
Cartolina postale degli anni '60

Il periodo di massimo splendore della pineta si raggiunse negli anni 70, con la creazione del chiosco munito di forno per pizze, da parte di Leonardo Cerami.


Il viale principale. Anni '70 


La fontana in fondo al viale. Anni '70


La seconda fontana e l'edicola negli anni '70
Nel fondo si vedono le recinzioni in legno


L'installazione del juke-box e la creazione di una pista da ballo, fecero  della pinetina, negli anni '80, il fulcro della vita notturna estiva di Petralia Soprana, attraendo turisti e villeggianti. Quanti amori sono nati su quella pista da ballo....



Comitive di ragazzi in pineta negli anni 70-80

La pineta si è poi arricchita nel tempo di un'altalena, di scivoli e altri giochi per bambini, oggi purtroppo usati più raramente che in passato. 
Tuttora, anche se meno frequentato di un tempo, il luogo è incantevole, sia d'estate che d'inverno. Gli alberi divenuti immensi hanno trasformato il viale centrale in una sorta di romantico e suggestivo tunnel che pare condurre ad un luogo incantato.




    

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