GIUSEPPE SABATINO, un impressionista madonita

 



Gli ariosi paesaggi madoniti del pittore Giuseppe Sabatino, attivo nel secolo scorso a Palermo e a Petralia Soprana, vanno controcorrente, in un'epoca in cui erano di moda il moderno e l'astratto, ricollegandosi invece, per molti tratti, all'impressionismo francese.

Per gli amici "Piddu", per gli altri "u tenenti Sabatinu". Negli anni '50 e '60, nello spazio dietro il banco dell'emporio da lui gestito in corso Umberto, all'angolo con via Ruggero il Normanno, ospitava quotidianamente un cenacolo di amici eletti, con i quali dibatteva di tutto animatamente.
 

Case Addauro


Giuseppe Sabatino aveva infatti una personalità poliedrica, era commerciante ma anche pittore, musicista, uomo erudito, ed aveva anche alle spalle una carriera militare, conclusa con il grado di capitano dei Carabinieri.


Giuseppe Sabatino
 

Figlio di emigrati, Giuseppe Sabatino nasce a New York all'inizio del secolo scorso, il 21.8.1900. La sua famiglia fa poi rientro in Sicilia nel 1905 e la sua vena lo spinge subito ad una formazione artistica, all'Accademia delle Belle Arti di Palermo.


 Monte Bovolito 


Come scrive Mario Sabatino in Petralia Soprana. Persone, l'artista fu principalmente un pittore figurativo, dotato di una tavolozza ricca e di un tratto personale. Illustrò molto la natura madonita, di cui era appassionato, con colori forti, puri, il tratto deciso, il disegno stilizzato ma efficace.


Paesaggio madonita


Di lui il critico Laurana descriveva lo stile caldo e vivace, che rappresenta e svela la sua profonda umanità, senza pentimenti o false ostentazioni. Se a volte diventa rude, quasi violento, è perché la pressante ansia di creazione lo conduce a sconfinare in manifestazioni più immediate dei propri sentimenti, con sprazzi di sapore un po' impressionistico. Ma questi improvvisi scatti, questi bagliori incontrollati, riflettono stati d'animo concitati ed inquieti e anziché nuocere, conferiscono una singolare vitalità  alle sue creature, che ne risultano vivificate e rinvigorite.


Case di Petralia


Da altri il pittore viene definito "siciliano dal temperamento forte e rude come la sua terra, essenziale e deciso nell'uso del colore, che la spatola distribuiva con colpi precisi e senza ripensamenti, pronto a cogliere gli aspetti quotidiani della vita".





Uomo di cultura, per un certo periodo diresse la biblioteca comunale di Petralia Soprana. D'altronde già nel maggio 1952, una mostra delle sue opere si era tenuta in concomitanza con la cerimonia di riapertura della stessa, dopo la guerra.
Suo è il ritratto di Giuseppe Messineo tuttora esposto alla biblioteca.


1952. Mostra del pittore
 nella vecchia sede della biblioteca di Petralia Soprana


Dagli anni '30 ai '60, partecipa a collettive e tiene mostre personali in varie località della Sicilia. Nel 1942 espone punte secche ed acque forti in una grande esposizione nazionale svoltasi a Palermo, in correlazione con quella che doveva essere l' Expo 42.


Una foto degli ultimi anni


Si diletta anche di scrivere qualche articolo di carattere storico-artistico, come Qual'era il vero sembiante di Frate Umile? in "Sicilia del popolo", 1951.

Giuseppe Sabatino muore a Palermo l'11.3.1969. 



Come riconoscono i critici dell'epoca, Sabatino fu un neo-realista senza legami con scuole o correnti, che dal formalismo accademico dei primi lavori, ben presto sviluppò una notevole forza espressiva, soprattutto nei ritratti. Questi esteriorizzano i sentimenti di gente umile avvezza alla sofferenza. I suoi volti, il contadino di Ricreazione, il tipico lavoratore di allora, fiaccato dal lavoro nei campi, il Marinaio ebbro, o ancora la Fattucchiera, presentano particolare intensità.


La fattucchiera


Per la storia, Giuseppe Sabatino aveva conseguito anche un diploma in composizione ed ebbe la direzione della Banda dei Carabinieri di Palermo. Nella foto lo vediamo dirigerla presso la caserma di S. Vito.





Come vediamo qui sotto, nel 1935 la banda dei Carabinieri da lui diretta si esibì a Petralia Soprana per San Pietro e quel giorno, fatto assolutamente insolito, nevicò.

Per qualche anno diresse infine anche la banda musicale di Petralia Soprana.


Ringraziamenti (in ordine alfabetico) a

Carmela Burgio, Pietro Cassaniti, Ernesto Messineo, Antonio,  Damiano, Alberto e Mario Sabatino.


Autoritratto


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